AIL e THUN insieme per il progetto di CERAMICO-TERAPIA

Molto più di una semplice attività ricreativa.
Nel 2019 si intensificano le attività svolte da AIL sezione “Alberto Neri” di Reggio Calabria e Vibo Valentia a sostegno della Divisione di Oncoematologia del Grande Ospedale ;etroèpolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.  Con grande piacere nasce la la collaborazione con la Fondazione Lene Thun per il progetto di CERAMICO TERAPIA in reparto.

“Salute” non significa soltanto assenza di malattia.

Secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) “salute” significa infatti possedere uno stato assoluto di benessere fisico sociale e mentale.
La cura “globale” del malato, soprattutto del bambino oncologico, deve quindi integrare interventi medici e prestazioni sanitarie, psicosociali ed educative, per fare in modo che l’evento malattia, con tutto ciò che ne deriva, possa essere vissuto come una parentesi. Una parentesi difficile, ma temporanea, che non deve far perdere al piccolo la voglia di giocare, ridere, crescere e conoscere.Il nostro metodo, più precisamente la ceramico-terapia, opera quindi in questa direzione, andando da un lato ad agire sulla parte “sana” del bambino, affinché la malattia non ne precluda lo sviluppo; e dall’altro, diventando un concreto supporto terapeutico.

A livello italiano, oggi, il valore delle terapie complementari ed i benefici che queste hanno sul paziente non sono ancora riconosciuti come parte integrante del percorso di guarigione.

Per questo motivo, per dimostrare l’efficacia della terapia ricreativa come sostegno alla terapia medico-farmacologica, nel 2016 è stato infatti istituito un Comitato Scientifico che ci ha permesso di riconoscerla scientificamente, certificadone e consolidandone la validità.

L’attività di manipolazione ceramica non va confusa con una qualsiasi attività ricreativa per passare il tempo e alleviare la noia dell’ospedale, perché rappresenta sempre, in diversa misura e a diversi livelli, una forma di espressione di sé, e quindi una possibilità di accesso al mondo interiore attraverso modalità di comunicazione e di espressione non verbali.

Rispetto ad altre attività e ad altri materiali, modellare l’argilla comporta un’esperienza tattile molto intensa e potente. Il tatto è uno dei primi canali comunicativi utilizzati dagli esseri umani, centrale nei primi anni di vita e per questo particolarmente idoneo ad esprimere in seguito istanze più profonde e altrimenti difficilmente comunicabili.

I benefici della terapia ricreativa

La terapia ricreativa attraverso la modellazione dell’argilla agisce in due modi:

  • Aiuta concretamente bambini e ragazzi a superare la paura, il dolore e la frustrazione della malattia, mettendo l’organismo nella condizione di ricevere meglio le cure. Il controllo e la riduzione dello stress comportano la diminuzione dell’attività di neurotrasmettitori come le catecolamine, (adrenalina e noradrenalina), con conseguente calo della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del battito respiratorio. Inoltre la diminuzione del cortisolo, ormone che riduce le difese immunitarie, porta a un miglioramento delle performance difensive dell’organismo. Lo stato di benessere e di gioia favorisce la liberazione di beta-endorfina, con effetto analgesico ed immunostimolante.
  • Stimola la “parte sana” del bambino e del ragazzo attraverso gioco, creatività, socializzazione, fondamenti necessari allo sviluppo dell’età infantile. L’obiettivo è far sì che questi elementi non vengano meno durante la malattia e l’ospedalizzazione, ma se ne preservi la funzione a favore di un regolare e positivo percorso di crescita.

 

La terapia ricreativa risponde a bisogni e attenzioni dei bambini con patologie gravi e croniche. È un’esperienza che riguarda la qualità della loro vita, che mette la malattia sullo sfondo per far riemergere il bambino restituendogli le proprie possibilità di autonomia, di socializzazione e di apprendimento e può avere effetti benefici sull’organismo a tal punto da creare una migliore sopportazione e una reazione più efficace alle cure”.
Momcilo Jankovic (Responsabile Day Hospital di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza, direttore medico di Dynamo Camp e membro del CDA del Comitato Scientifico della Fondazione)

 

Potete trovare altre informazioni sul progetto a questo link:

https://www.fondazionelenethun.org/ceramico-terapia