80 milioni di euro agli enti del terzo settore per l’emergenza Covid-19

In arrivo 80 milioni di euro per sostenere le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le Onlus impegnate nell’emergenza Covid-19 che operano nelle regioni del Sud Italia, in Lombardia e in Veneto. L’avviso 290/2021 del 20 dicembre 2021 (art. 246 del dl 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77) pubblicato sul sito dell’Agenzia per la Coesione territoriale destina 64 milioni di euro alle organizzazioni operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e 16 milioni di euro a Lombardia e Veneto e nasce dalla collaborazione tra l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (DG Terzo settore) con il coinvolgimento delle Regioni interessate e del Forum del Nazionale del Terzo settore.

È possibile inviare la propria richiesta a partire dalle ore 12 del 22 dicembre 2021 fino alle ore 23.59 del 4 febbraio 2022.

Quali enti possono accedere al contributo

Possono inoltrare la richiesta le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le Onlus che svolgono una delle seguenti attività di interesse generale previste dal codice del Terzo settore:

  • interventi e servizi sociali e per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili (lettera a);
  • prestazioni socio-sanitarie (lettera c);
  • educazione, istruzione e formazione professionalee le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa (lettera d)
  • interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambientee all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, e alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo (lettera e)
  • interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio (lettera f);
  • organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale (lettera i);
  • formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa (lettera l);
  • servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore (lettera m);
  • servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone svantaggiate, con disabilità, beneficiarie di protezione internazionale o senza fissa dimora (lettera p);
  • alloggio sociale e ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi (lettera q);
  • accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti (lettera r);
  • agricoltura sociale (lettera s);
  • organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche (lettera t)
  • beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate (lettera u);
  • promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata (lettera v);
  • promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi e i gruppi di acquisto solidale (lettera w);
  • riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata (lettera z).

Le richieste saranno valutate in base a due criteri:

  • la differenza tra le entrate di bilancio del 2020 e 2019 risultanti dai consuntivi approvati;
  • numero degli associati regolarmente iscritti, con un importo massimo finanziabile pari a 10.000 euro.

I contributi saranno erogati con procedura semplificata a seguito della verifica di regolarità anche in materia contributiva e fiscale. Attraverso la piattaforma informatica predisposta in collaborazione con il ministero del Lavoro, sarà possibile presentare la domanda, la sua valutazione, la liquidazione e il controllo in itinere ed ex post dei contributi concessi. Ogni ente, inoltre, può presentare una sola istanza di contributo indipendente dal numero di sedi presenti nelle Regioni.

Come presentare la domanda

L’istanza potrà essere caricata tramite la piattaforma elettronica “Ets Fondo Sviluppo e Coesione” disponibile collegandosi al portale Servizi Lavoro tramite il link https://servizi.lavoro.gov.it e seguendo le indicazioni fornite nel Manuale utente disponibile sul sito www.lavoro.gov.it. Le richieste di chiarimento di natura tecnica e/o la richiesta di informazioni sulla piattaforma possono essere inviate all’Urp on line al  link https://urponline.lavoro.gov.it/s/crea-case.

Per quanto riguarda gli aspetti giuridici dell’Avviso, gli enti possono inviare richieste di chiarimento entro 5 giorni lavorativi antecedenti alla chiusura dei termini per la presentazione delle istanze, per posta elettronica all’indirizzo: terzosettore.fsc@agenziacoesione.gov.it indicando nell’oggetto “Avviso pubblico per l’erogazione di finanziamenti ad Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e Organizzazioni non lucrative di utilità sociale impegnate nell’emergenza covid-19 nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Regioni Lombardia e Veneto ai sensi dell’art. 246 del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in Legge 17 luglio 2020, n. 77”.

Le risposte ai quesiti più frequenti (FAQ) saranno pubblicate sul sito internet dell’Agenzia per la coesione territoriale dedicato all’Avviso.

 

Fonte: CSVnet