Lettera Aperta AGEDI ONLUS solidarietà a Maria Carmela Giuffrè

Vogliamo essere vicini a Maria Carmela, offrire la nostra solidarietà ad una persona che ha sempre superato la sua condizione fisica, ovviamente, non senza difficoltà. La diagnosi di sclerosi multipla risale agli anni 90, Maria Carmela, piuttosto che abbattersi, rinunciare ai suoi sogni, rinunciare a vivere, ha “affrontato a muso duro” la sua malattia. Le persone con disabilità, prima, e i loro familiari, poi, sanno bene quanto difficile sia imparare a convivere con la propria disabilità.

Occorre molta forza d’animo per accettare una realtà difficile, dura. La malattia ridimensiona la vita, le aspettative che ognuno di noi ha, insomma, bisogna modificare, adattare, rivedere in una nuova chiave i progetti che ci si proponeva di realizzare. In una parola, occorre “fare i conti” con un intruso che ha invaso la nostra esistenza, senza darci il tempo di abituarci, qualora questo fosse possibile. Maria Carmela tutto questo l’ha fatto, dimostrando di essere una persona determinata, combattiva, forte.   Purtroppo, però, le persone disabili devono affrontare uno scoglio insormontabile, forse il peggiore, devono affrontare la “società civile”. Già, la società civile che dovrebbe offrire un supporto a queste persone, spesso, troppo spesso, rappresenta una ulteriore difficoltà. Una difficoltà enorme, perché se è vero che ci sono diverse leggi a tutela delle persone con disabilità, è anche vero che le leggi devono andare di pari passo, con un profondo mutamento della mentalità della società.

Occorre un salto culturale, senza il quale, avremo sempre tanti episodi come questo che stiamo commentando.

Come mai Maria Carmela, per 24 anni ha potuto svolgere il proprio lavoro? Certamente avrà incontrato difficoltà, di sicuro avrà incrociato sguardi di commiserazione, avrà avuto problemi di mobilità, che poi ha risolto brillantemente, spostandosi con uno scooter elettrico.

Magari qualche collega avrà pensato “ma chi te lo fa fare? Potevi stare a casa, tranquilla”. Sicuramente altri avranno apprezzato Maria Carmela per la sua grinta, per la sua intelligenza, per la sua preparazione, mettendo in secondo piano il suo problema di salute, guardando oltre la disabilità, guardando alla persona come RISORSA.

Una cosa è certa, Maria Carmela è stata ed è, una preziosa risorsa per i suoi alunni e per gli ambienti scolastici che ha frequentato.

Perché una persona con disabilità, sa, meglio degli altri, cosa vuole dire convivere con delle difficoltà e porta la sua particolare esperienza nel suo lavoro, in particolare nell’insegnamento. Gli insegnanti hanno un gravoso compito, che va al di là dell’insegnare la propria disciplina, che è quello di formare i cittadini di domani.  Devono contribuire a sviluppare il senso critico degli alunni,  devono spingerli alla condivisione, devono far apprezzare loro l’amore per la libertà, per la cultura, intesa come “arma” per superare ogni discriminazione. Tutto questo Maria Carmela , non lo può più fare perché è stato richiesto l’accertamento della sua idoneità al lavoro.

Per concludere, dobbiamo  con tristezza rilevare come con questa vicenda, la società abbia fatto un passo indietro, comunque andrà a finire. Il difficile cammino verso il riconoscimento dei diritti delle persone disabili, verso il riconoscimento di una loro vita piena e dignitosa, ha subito una battura d’arresto. Ma questo non ci deve fare arrendere, non ci deve spaventare, non ci deve fermare, Maria Carmela, sappiamo quanto questo accadimento ti abbia turbata, ma sappiamo anche che tu hai delle risorse illimitate e vogliamo farti sapere che siamo e saremo sempre accanto a te.

AGEDI onlus
Associazione Genitori di Bambini e Adulti Disabili
Reggio Calabria