A Polistena, Volontariato in festa per celebrare l’Arte del Noi

Grande partecipazione, esperienze coinvolgenti e pieno di emozioni alla festa del volontariato della Piana che si è svolta a Polistena, a Piazzale Trinità, nelle sere di venerdì 15 e sabato 16 luglio.

Si è svolta a Polistena, nell’incantevole scenario di Piazzale Trinità, venerdì 15 e sabato 16 luglio scorsi, la festa del volontariato della Piana. L’iniziativa, promossa e organizzata dal Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria con il patrocinio e con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Polistena e frutto di un articolato e partecipato percorso fatto di incontri, scambi e costruzione di legami e relazioni, ha coinvolto oltre 100 volontari di tredici diverse associazioni del territorio pianigiano e ha registrato un’ampia partecipazione della cittadinanza.

Dopo il momento inaugurale, con i saluti del Presidente del CSV Ignazio Giuseppe Bognoni e del Sindaco del Comune di Polistena, e dopo la benedizione del sacerdote Don Giuseppe De Masi, particolarmente vicino con il suo impegno al mondo del volontariato, l’evento ha visto un succedersi di attività volte a celebrare con linguaggi non convenzionali ed emozionali L’Arte del Noi, titolo e tema della festa, e a declinarne le tre traiettorie scelte dai promotori e dai volontari: parole per dire, gesti per fare ed esperienze per sentirsi comunità.

Così, venerdì sera, la festa si è aperta con il laboratorio InContro a cura di Agata Scopelliti, danzaterapeuta, che ha guidato i volontari presenti in un’esperienza collettiva di espressione non verbale e di relazione, attivando energie positive e contribuendo a generare un clima di fiducia e di coesione tra i partecipanti.

A seguire, intense emozioni ha regalato il momento scenico durante il quale i rappresentanti delle diverse associazioni hanno svelato le sei parole scelte e adottate per mettere l’accento su alcuni elementi costitutivi del concetto di comunità: condivisione, cura, dono, gentilezza, prossimità, sfide. Parole che hanno acquistato intensità per voce dei volontari e che hanno preso forma e colore grazie alla performance di pittura live ad opera della pittrice Luisa Malaspina.

Lemmi che si sono trasformati in costruzione partecipata di significati quando i volontari sono scesi dal palco e, attraversando il piazzale, hanno apposto le sei parole dipinte all’esterno degli stand promozionali, che da quel momento sono diventati luoghi e spazi condivisi in cui vivere esperienze di comunità in modo giocoso e gioioso.

Così lo stand della condivisione, animato dalle associazioni La Fata Turchina di Taurianova e P.A. San Giorgio Soccorso di San Giorgio Morgeto, ha visto i numerosi passanti fermarsi a scrivere il proprio nome su una striscetta di carta colorata, a farne un anello e unirlo a quello di chi li aveva preceduti: si è formata così una lunga catena di nomi, legati gli uni agli altri, a rappresentare come ciò che è condiviso si moltiplica e quanta variopinta bellezza si genera e cresce dall’incontrarsi.

Lo stand della cura, animato dalle associazioni Il Samaritano e La Fenice di Polistena, ha sollecitato i numerosi visitatori a condividere ciò di cui amano prendersi cura, utilizzando la metafora dei semi da coltivare.

Lo stand del dono, animato da Avis di Laureana di Borrello e dall’associazione Senza Frontiere di Cinquefrondi, trasformato in crocevia di sorrisi immortalati all’interno di una speciale cornice fotografica, a metafora del fatto che il sorriso è come una fotografia: si fa in un istante e resta per sempre.

Lo stand della gentilezza, animato dalle associazioni Auser e Croce Rossa Italiana di Taurianova e Diabaino Vip della Piana di Gioia Tauro, ha visto tante persone mettere in comune le loro buone pratiche gentili annotandole su dei petali di carta e facendo così metaforicamente fiorire l’arte di essere gentili.

Lo stand della prossimità, dove le associazioni Aism di Palmi-Polistena e Coloriamo l’Arcobaleno di Polistena hanno costruito con i passanti dei mosaici composti da speciali tessere di cartone che ognuno ha personalizzato avendo cura di accostare la propria tessera a quella di un’altra persona, dando così forma e colore al sentimento di vicinanza fra esseri umani.

E infine lo stand delle sfide, dove Aspi Padre Monti di Polistena e I Volontari di Gioia Tauro hanno coinvolto i passanti in un gioco di abilità invitandoli a individuare e lanciare la propria sfida per il bene della comunità e provando a fare centro dopo averla scritta su una pallina di carta.

La seconda serata si è aperta con il video BLACKBIRD, prove di volo”, progetto promosso e messo a disposizione dall’Associazione Coloriamo l’Arcobaleno di Polistena, che ha fatto da incipit alla realizzazione di un’opera collettiva durante la quale volontari e cittadini, guidati dall’artista Luisa Malaspina, si sono resi protagonisti di un’attività di riqualificazione e abbellimento delle due panchine panoramiche presenti nella piazza, oggetto nel tempo di numerosi atti vandalici, poi riparate e ripulite dai giovani Marco Grillo e Luca Napoli della Comunità Padre Luigi Monti con la guida degli educatori Francesco Bonarrigo e Renato Leoni: le doghe in legno delle due panchine sono diventate righe sulle quali ognuno ha potuto scrivere una parola legata al tema della festa, dando vita a una sorta di dizionario essenziale di comunità, segno tangibile della presenza del volontariato in quel luogo e della sua capacità di trasformare il degrado in bellezza attraverso azioni partecipate di cura del bene comune.

Il tributo conclusivo all’Arte del Noi è stato affidato all’attrice Tiziana Di Masi che ha portato in scena, con i testi del suo autore Andrea Guolo, lo spettacolo di teatro civile nazionale #IoSiamo. L’artista ha saputo coinvolgere i numerosi spettatori presenti accompagnandoli in un viaggio emozionante da sud a nord dell’Italia, attraverso storie di volontarie e volontari che hanno scelto di offrire il proprio “io” – nonostante le fragilità, le sofferenze, gli impegni che ogni essere umano vive – per andare incontro all’altro e generare il “noi”. Perché l’amore non è mai inutile, come recita lo slogan dello spettacolo. Perché l’amore che doniamo ci viene restituito, moltiplicato, sotto forma di gioia che nutre l’anima e dà senso alla vita.

Di fronte a un pubblico attentissimo, Tiziana Di Masi ha così dato voce a storie di volontariato come quella della rosarnese Norina Ventre, la nostra “Mamma Africa”, che dà da mangiare agli immigrati esattamente come trent’anni fa nutriva i braccianti calabresi; quella di Marzia, che al fianco agli attivisti della “Terra dei fuochi” lotta in memoria di suo figlio Antonio, morto di tumore, trasformando così il terribile dolore della perdita di un figlio in una lotta per il diritto alla vita; quella di Mario, emiliano, che dopo il pensionamento precipita in una profonda depressione e trova nel volontariato e nell’aiuto alle persone con disabilità la sua rinascita. Un’antologia di storie “semplici”, ma che insegnano tantissimo e che sono la testimonianza di come ogni piccolo gesto quotidiano possa davvero essere determinante per costruire il presente e il futuro di una comunità.

A concludere il viaggio nel mondo del volontariato, la storia a km 0 di Enza Petrilli, orgoglio della Calabria nel mondo, campionessa medaglia d’argento nel tiro con l’arco alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e campionessa mondiale a Dubai con triplo oro nel 2022. Enza, che dopo l’incidente che l’ha privata dell’uso delle gambe, ha saputo donarsi e spendersi in una nuova e bellissima vita; Enza, volontaria nel suo paese, Taurianova (RC), impegnata a promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e a spiegare ai ragazzi come si centra il bersaglio nella vita e come si allena la sensibilità del cuore, per vivere davvero dentro il mondo e non alla finestra.

“La virtù è più contagiosa del vizio, a patto che venga raccontata” – afferma l’attrice a conclusione della sua performance – “un mondo senza tutte queste storie non è immaginabile: fatele diventare vostre”.

Commossi i saluti e i ringraziamenti conclusivi del presidente del CSV Giuseppe Bognoni, che sottolinea come le due giornate abbiano rappresentato davvero un terreno fertile per costruire e fortificare quei legami indispensabili a sentirsi e agire come comunità; del sindaco di Polistena Michele Tripodi, che – affiancato dal vicesindaco e assessore con delega alle politiche sociali, associazionismo e volontariato Giuseppe Politanò – coglie una speciale e significativa corrispondenza tra la straordinaria veduta panoramica di Piazzale Trinità, location dell’evento, che permette di abbracciare con lo sguardo tutta la Piana, e la visione della piazza gremita di volontari provenienti da diverse associazioni e da diversi comuni del circondario; del direttore del CSV Giuseppe Pericone, che esprime gratitudine verso tutti coloro che hanno partecipato e contribuito con il loro impegno alla festa, che è stata occasione preziosa per orientarsi ancora di più verso un cammino comune ed è stata anche laboratorio pratico e fattivo per la costruzione di sinergie operative tra volontariato, pubblica amministrazione e comunità al servizio del bene comune.