Le parole dei giovani per la  “CommunyCare”

Si svolgerà Martedì 12 dicembre alle ore 9.00, presso il Salone dei Lampadari “Italo Falcomatà”, Palazzo San Giorgio,  l’evento conclusivo del Progetto “CommunyCare”.

Il Progetto si colloca nel Programma “I WALK THE LINE”, nell’ambito del Pon Legalità – FESR 2014-2020 – “Percorsi di Inclusione sociale e lavorativa per particolari soggetti a rischio di devianza”, ad integrazione delle attività del programma ed è stato realizzato dall’Associazione Nuova Solidarietà-ODV, su mandato della SVI.PRO.RE S.p.A. società in house della Città Metropolitana.  Il progetto “CommunyCare”, si colloca nell’ambito degli Interventi a sostegno della comunità e in particolare dei ragazzi e dei giovani sulla relazione con la scuola, la cultura e il tempo libero, implementando azioni volte a prevenire fenomeni di devianza, bullismo e cyber bullismo, contrastare la povertà educativa, prevenire forme di violenza in particolare quella di genere e favorire la cittadinanza attiva e il senso di responsabilità e appartenenza ad una comunità che sia di cura, dove tutti siano responsabili di tutti. Ha coinvolto gli studenti dell’ITT “Panella Vallauri” delle classi prime Indirizzi: Elettronica ed Elettrotecnica, Grafica e comunicazione; Chimica, Materiali e Biotecnologie; Sistema Moda. Gli studenti del Liceo Artistico “Preti-Frangipane” classe IE, che hanno realizzato le illustrazioni dell’opuscolo “Le Parole della CommunyCare”.

Le attività proposte hanno avuto come punto focale i linguaggi della comunicazione e soprattutto dagli stereotipi del linguaggio che generano distacco, ma anche malessere, negazione, ovvero non cura dell’altro.

Nel millennio della perfezione fisica, di photoshop e dell’esasperazione della forza e della bellezza, si propone anche un momento di riflessione sulla “solitudine e emarginazione” di chi costantemente si sente inadeguato, perché non conforme ai canoni correnti.

Il presupposto metodologico con cui sono state sviluppate le attività è stato quello dell’educazione fra pari e più in generale, di modalità interattive ed esperienziali di coinvolgimento dei partecipanti.

Gli studenti hanno svolto attività laboratoriali di gruppo per riflettere sull’importanza del linguaggio nella quotidianità dei rapporti “face to face” e nella rete.

In particolare essi hanno lavorato sugli stereotipi e i pregiudizi di genere, attraverso il confronto con il gruppo dei pari, in uno spazio “protetto” come quello del gioco. Hanno appreso cosa sono, l’importanza di saperli riconoscere e il ruolo che essi svolgono nella costruzione della realtà e del linguaggio che la descrive.

Hanno altresì appreso/sperimentato alcune strategie per affrontarli, sino a giungere alla costruzione delle loro “Parole della CommunyCare” per decostruire stereotipi e pregiudizi e cercare di modificare la realtà in cui vivono. Per proporre un modello positivo di comunità, che contrasti il senso di  malessere derivante dal senso di inadeguatezza e creare un “luogo sicuro” in cui crescere, sperimentarsi e realizzarsi.

A corollario dell’evento sarà presentato il libro “Un giorno nella mia solitudine mi incontrai” di Daniela Labate, racconto autobiografico edito da Laruffa.