A Palmi un importante incontro organizzato dall’UICI di Reggio Calabria dal titolo: “Vedere oltre: diritti, bisogni e sport per le persone cieche e pluriminorate”

“Vedere oltre: diritti, bisogni e sport per le persone cieche e pluriminorate”, è il convegno che si è svolto nella Sala Consiliare del Comune di Palmi, dedicato alla tutela dei diritti e alla valorizzazione delle persone cieche e pluriminorate, nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Reggio Calabria ETS, con il contributo della Città Metropolitana di Reggio Calabria – Settore 7 ‘Istruzione, Sport e Politiche Sociali’, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto con l’UICI.

Dopo i saluti di rito dell’assessore alle politiche sociali, Denise Iacovo, e dell’assessore allo sport, Giuseppe Magazzù, del comune di Palmi, che hanno sottolineato l’importanza di continuare a investire in iniziative capaci di stimolare la partecipazione attiva, in modo particolare attraverso lo sport, è intervenuta la consigliera territoriale UICI Carmela Petrelli, che ha proposto una riflessione su “Lo sguardo capovolto nello specchio del possibile”. “Il cambiamento è una cosa importante e fondamentale poiché capovolgere lo sguardo, significa svincolarsi dai pregiudizi e dai retaggi culturali limitanti. Questo è un obiettivo importante che l’unione ciechi porta avanti con forza e con convinzione. Il tutto è legato a quello che è lo specchio del possibile, quindi lo specchio non diventa un riflesso del limite ma un riflesso del possibile futuro”.

Molto interessanti anche gli interventi dell’avvocato Annunziato Antonino Denisi, Consulente Giuridico Regionale UICI Calabria, che ha trattato il tema: “Istruzione, salute e sport: valori costituzionali come fondamento dell’inclusione”, e dell’avvocato Filomena Iatì, Delegata Provinciale PGS Calabria, che ha posto l’accento sullo Sport come strumento di valorizzazione. “Lo sport è senza dubbio uno strumento di inclusione sociale, uno strumento di benessere, uno strumento di valorizzazione della persona in sé, non considerata come persona normodotata o disabile. Questo concetto va superato non esiste la normalità ma esiste la persona, ognuna con le proprie caratteristiche”

“Al di là dello sguardo: riconoscere i bisogni e i diritti delle persone cieche con disabilità aggiuntive”, è stato il tema approfondito dalla psicologa Alessandra Templorini. “Il mio intervento di oggi ha come finalità quello di far sì che la popolazione e, soprattutto le istituzioni, possano avere un quadro più completo di quelle che sono le difficoltà che le persone cieche, in particolar modo pluriminorate e con più disabilità, si trovano ad affrontare nella quotidianità e con loro anche familiari. Viviamo in una società piena di stereotipi e di tante convinzioni radicate, che influenzano il nostro pensiero, questi incontri sono opportunità fondamentali per acquisire una nuova consapevolezza e una visione più aperta”.

Infine, dati alla mano, la dottoressa Rosanna Canale, del Centro Consulenza Tiflodidattico di Reggio Calabria, si è occupata di un tema molto delicato e complesso: la pluridisabilità. “I dati ci dicono che il 4% degli alunni sono alunni con disabilità, di questi l’1,4% sono alunni con disabilità visiva, il 60% di questi hanno disabilità aggiuntive, per cui questo ci dice quanto sia urgente la necessità di disporre di docenti con una formazione specifica. I nostri alunni non devono rimanere più parcheggiati a scuola, ma devono avere il diritto di interventi mirati e competenti”

Per tutta la durata dell’evento, medici specialisti e personale hanno effettuato visite oculistiche gratuite.