Sei mesi senza stipendio, “A rischio le comunità di minori in Calabria”

La Comunità “Luigi Monti” è la nostra casa, il nostro modello, da ben 36 anni.

DIAMO VOCE AL GRIDO D’ALLARME LANCIATO OGGI!

 

Polistena (RC), 2 luglio 2020. “Ci risiamo, siamo nuovamente bloccati nel circuito infinito della burocrazia, ma questa volta a rischiare è tutto il sistema di aiuto delle persone fragili inserite nelle Comunità calabresi”. Ad affermarlo è Fratel Stefano Caria, direttore della Comunità “Luigi Monti” di Polistena, realtà operante nel territorio pianigiano nell’accoglienza e formazione dei minori, per volontà e impegno della congregazione dei Frati Concezionisti.

“Per noi è diventato anche imbarazzante dover ribadire, nuovamente (qualora ce ne fosse bisogno), che sta diventando insostenibile andare avanti, e lo stiamo facendo tra mille difficoltà solo per i nostri ragazzi, solo e soltanto per loro” continua Fratel Stefano.

“Nessuno dei nostri collaboratori percepisce da ben sei mesi un seppur minimo rimborso, i nostri fornitori ci fanno credito (ancora per poco), solo perché riconoscono la nostra incessante attività quotidiana, ma questo oggi non può bastare più”.

“La quotidianità -incalza Caria- richiede un enorme sforzo personale, ma ci ritroviamo a dover abbattere delle barriere ormai troppo robuste per le nostre fragili forze personali”.

“Facciamo dunque appello a tutti – è il grido del direttore della Comunità Monti -, sapendo che oggi (2 luglio 2020, ndr) dovrebbe svolgersi un incontro risolutivo tra l’assessore Gallo e i sindaci dei 32 comuni capofila. Se questo dovesse avere una nuova, ennesima, “fumata nera”, il 90% delle strutture chiuderà nei prossimi mesi, e per le tante persone fragili che accogliamo (siano essi minori, anziani o disabili) si dovranno trovare altre soluzioni, e questo è davvero inaccettabile.”.

“Parliamo -conclude Caria- di oltre 4000 operatori del sociale, la risposta deve arrivare a loro, e a tutela di tutte le persone che proprio su di loro affidano le proprie esistenze”.